Chi è Nicolas Paolizzi?
Sono Nicolas Paolizzi. Ho vent’anni, abruzzese, sono uno scrittore per Rizzoli e attualmente ho raggiunto con i miei libri quasi un milione di persone sui social. Ho autopubblicato il mio primo libro “Cara te...amati” a gennaio 2019 acquistabile solo su Amazon, a giugno 2019 è uscito il mio secondo libro “Ti avrei dato tutto” per Rizzoli (Gruppo Mondadori), a febbraio 2020 è uscito "L'amore che meriti" il mio terzo libro sempre per Rizzoli (Gruppo Mondadori). Entrambi potete acquistarli su Amazon o in tutte le librerie d'italia.
Sono stato ospite in tv varie volte, Pomeriggio Cinque, RDS e Mattino Cinque nel 2020. Ho rilasciato numerose interviste anche a The Post International, potete leggerle qui sotto. Nel 2010, a 11 anni ho vinto il mio primo premio letterario e nel 2019 ho vinto il Premio Cultura Fragrassi. Ho sofferto di Anoressia, Depressione e Bullismo, per leggere la mia storia scorri pure sotto, questa era solo una introduzione.





LA MIA STORIA
A 13 anni mia madre, volendo combattere la mia timidezza mi fece frequentare le medie in città, per me, che venivo da un paesino era un passo enorme.In questa scuola c'erano gruppetti giá creati e io ero completamente fuori, nessuno si preoccupava di chi non era del branco.
I professori chiedevano di scegliere i compagni di banco, io ero l'unico senza nessuno accanto e questo iniziò a farmi capire che non andava qualcosa.

Sono cresciuto con mia madre e le mie due sorelle minori, mio padre faceva il camionista e tornava a casa molto tardi. Sin da piccolo mi sono appassionato di cose, guardando le mie sorelle, le mie uniche amiche. Mia sorella amava la Pallavolo e allora piaceva anche a me. A scuola durante le ore di educazione fisica i professori ci facevano scegliere le squadre, non vi dico l'imbarazzo in quei momenti.I capitani delle due squadre riproponevano i gruppetti in classe, io finivo sempre nella squadra con minor giocatori, non mi sceglievano mai per volontà, erano purtroppo obbligati ad avermi.
Poi sentivo commenti "é grasso, è scarso, che palle non ce lo vogliamo" che contribuivano ad ammazzare la mia autostima già inesistente.
Ero l'unico maschio a giocare a pallavolo e li iniziò il mio inferno personale.

Negli spogliatoi avevo il terrore di non essere abbastanza veloce a cambiarmi, imparai ad abbassarmi le mutande e cambiarle in 10 secondi, volevo essere più veloce delle prese in giro.
Quando non ero abbastanza veloce, arrivava qualche bullo, mi faceva abbassare le mutande o me le abbassavano a forza, ridevano di me, a volte provavano a fotografarmi, perché poi io mi giravo per evitare di diventare un porno vivente.

Passai le medie e non so come feci, mi trovai un amico che mi iniziò a far male.Il cibo.
Rimettevo tutto dentro, tornavo a casa e mangiavo, mangiavo e mangiavo tonnellate di cibo per dimenticare tutto ciò che mi dicevano.
Iniziai ad ingrassare, alle superiori iniziarono a prendermi in giro per questo.Mettevo felpe enormi per nascondermi ma in classe sudavo tanto e respiravo male.
Qui iniziarono a dire "puzzi, lavati, ciccione".Pesavo 86 kg non 200 eppure nessuno si risparmiava perché io non rispondevo e diventavo lo zimbello di tutti.La preda facile.

Ho ancora diverse cicatrici sul mio corpo dovute a queste azioni, come la corrida, ero il toro di turno.
Al quinto anno non sopportavo più nulla, volevo morire, la vita mi faceva schifo.
Luglio 2017 entro in Anoressia Nervosa, in pochi mesi passo da una novantina di kg a 52, 30 kg sotto il mio peso forma.
Lo psicologo mi diagnostica anoressia e depressione causata da soggetti esterni.
Inizia un percorso riabilitativo con il centro nutrizionale di Giulianova, per riprendere peso, quel peso che mi aveva sempre fatto deridere.
Quando mi chiesero perchè ero diventato così, risposi che non sapevo come dovevo fare per piacere agli altri.
Non parlavo tanto, ma iniziai a scrivere qualcosa, un foglietto, poi divenne un romanzo che è uscito a Giugno per Rizzoli, si chiama "Ti avrei dato tutto".